La speranza secondo Tommaso… che facciamo nostra
SperanzaPoesia di Gianni Rodari Se io avessi una botteguccia
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Molti di noi sentono la preoccupazione e la paura per quanto ci sta succedendo intorno. Si sente spesso nominare la paura e l’angoscia.
I fatti quotidiani danno forma a antichi e nuovi timori che ci fanno immaginare un futuro prossimo o lontano incerto e verso il quale ci sentiamo impotenti e spaventati, a volte.
Ci resta la voglia sperare, incrociare le dita perché tutto vada per il meglio. Si attende, fiduciosamente.
La speranza è proprio, per definizione, intima alla paura.
È la nostra possibilità di non darci per vinti e non cedere alla disperazione, che è la mancanza di speranza; è quella predisposizione innata dell’animo umano di non cedere al timore di non sapersi rialzare dopo essere caduti.
È intima e vicina al coraggio: accetta la paura, la fa sua per reggerla e nonostante questo fa in modo che un futuro sia possibile…mutandosi in resilienza.
Maria Zambrano scrive che la speranza è ponte, è l’impulso che ci destina all’ulteriorità, ad uscire da ciò che ci imprigiona e incatena.
È la voglia di continuare ad esistere, ad esistere al meglio, anche in un clima e in un regime di incertezza.
Prof. Antonio Crescenzo
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